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Vette con le Croci
Provincia di Prato

Monte Ferrato Galceti - Un percorso di poco più di 1 ora tutto in salita... (ma poi si ritorna con un'oretta scarsa tutta in discesa!), il sentiero si sviluppa sul tracciato CAI n. 12, sino a raggiungere la vetta più alta della zona, il Poggio Monteferrato (420 m), punto panoramico di notevole ampiezza, verso la piana pratese fino al Montalbano. Il tracciato attraversa uno degli ambienti di maggiore interesse naturalistico della provincia, e di particolare suggestione, caratterizzato da una particolarissima vegetazione rupestre e da un rado bosco di pino marittimo. "Monteferrato" occupa una superficie di 4.486 ettari lungo il sistema collinare-montano che delimita a nord la pianura alluvionale di Firenze-Prato-Pistoia. Su parte dell'area insiste il S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) di "Monteferrato e Monte Javello", individuato dalla Regione Toscana.
Il territorio protetto è il risultato di un processo di trasformazione della natura ad opera dell'uomo. Il gruppo montuoso del Monteferrato è un contrafforte preappenninico caraterizzato da un punto di vista geologico dalla presenza di rocce ofiolitiche. Le tre cime, Piccioli, Mezzano e Chiesino o Poggio Ferrato, raggiungono la quota massima di 420 metri. Percorso Komoot
Provincia di Pistoia

Il Monte Gomito Rifugio Zeno Colò - è un gruppo montuoso dell'Appennino tosco-emiliano, che raggiunge, con la sua vetta più alta, i 1892.3 m s.l.m., Interamente compreso nel comune di Abetone Cutigliano, fa parte dello spartiacque tra la valle della Lima e la Valle dello Scoltenna.
Il monte Gomito risulta formato da quattro vette distinte, tre delle quali, viste dall'alto, formano un triangolo e la quarta è posta più o meno al centro di tale figura geometrica.
La cima più alta delle quattro viene detta La Fariola ed è quella posta nel vertice più a sud, presso il Passo della Fariola, che separa il Monte Gomito dal Monte Dente della Vecchia, detto anche Denti della Vecchia, e quindi dall'Alpe Tre Potenze). Seconda vetta per altezza (1890.5 m s.l.m.) è quella centrale dove sorge il rifugio Monte Gomito, all'arrivo degli impianti di risalita dell'ovovia. Croce di vetta sul Monte Gomito
Le quote delle vette del Monte Gomito sono indicate differentemente nelle varie cartografia accessibili on-line: in particolare nel sito dell'Istituto Geografico Militare sono riportate quote leggermente più elevate (pochi metri) rispetto a quelle citate in questo articolo e ricavate dalla cartografia della regione Toscana.
Provincia di Arezzo

La Croce del Pratomagno è il luogo più caratteristico dell'omonima montagna che divide il Valdarno dal Casentino. E' un punto di riferimento ben visibile ed amato da entrambi le vallate. Situata in una posizione panoramica impareggiabile, a 1592 metri di altitudine, dove la visuale a 360° si estende per chilometri e chilometri. Poche montagne in Italia offrono affacci così spettacolari, nonostante la sua modesta altezza.
Per apprezzare tutto il suo fascino e la bellezza bisogna conoscere anche la sua storia, che comunque è relativamente recente.
Erano i primi giorni del Febbraio 1926 quando il padre francescano Luigi da Pietrasanta si trovava a predicare a Raggiolo, il borgo più vicino al crinale nel versante del Casentino. Quell'anno ricorreva il settimo centenario dalla morte di San Francesco (3 Ottobre 1226) ed insieme a Don Francesco Bordoni maturarono l'idea di festeggiare in modo solenne questa ricorrenza.
Esposero il progetto al vescovo che lo accolse con favore. Furono creati due comitati, uno in Casentino e l'altro in Valdarno, che decisero di posizionare sulla vetta del Pratomagno una Croce Monumentale, proprio di fronte al monte de La Verna, dove San Francesco aveva ricevuto le stimmate.