
Eremi e Conventi
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Provincia di Firenze

La Chiesa di Sant'Andrea a Mosciano godeva all'interno della diocesi di Firenze di una grande autorità tanto che il 12 marzo 1234 le venne annessa la chiesa di San Giorgio alla Costa e le venne nuovamente confermato il diritto alla sepoltura, privilegio che era riservato solo alle pievi. La comunità di Mosciano era ricca come si evince dalle tasse pagate alla fine del XIII secolo che ammontavano a 31 lire. Nel secolo successivo le cose cambiarono in peggio. Risulta che 1302 venisse acceso un mutuo, primo indizio della decadenza. Decadenza che portò alla perdita della proprietà della chiesa di san Giorgio alla Costa nel 1417, alla annessione di Mosciano al Monastero di San Donato a Scopeto nel 1436 e infine nel 1455 venne soppresso il priorato.

L'Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano è un monastero della Congregazione vallombrosana situato nel territorio delle colline del Chianti, in località Passignano, nel comune di Barberino Tavarnelle, nella città metropolitana di Firenze.
Il monastero adottò la regola vallombrosana già nell'XI secolo per opera di Giovanni Gualberto, che qui morì nel 1073. Più volte distrutto e ricostruito, oggi appare più come un castello che come una casa religiosa.
Il complesso monastico appare ancora oggi racchiuso all'interno della cortina muraria quattrocentesca a pianta quadrangolare con torri d'angolo ma sono evidenti le integrazioni neogotiche realizzate alla fine del XIX secolo quando, soppressa la comunità monastica, venne trasformato in una villa. La chiesa abbaziale, a pianta a croce latina, è stata quasi interamente ricostruita dalla seconda meta del XVI secolo e internamente affrescata dal Passignano e da Alessandro Allori.
Il complesso monastico dal 1986 è tornato di proprietà dei monaci vallombrosani.

Eremo di Monte Senario - Situato sull'omonimo monte, il Convento di Montesenario nasce nel 1245 grazie a 7 nobili fiorentini che scelsero di ritirarsi qui a vita eremitica. Col tempo il gruppo di frati iniziò ad allargarsi e fu necessario ampliare l'edificio, fino alla fine del XIX secolo quando raggiunse la grandezza attuale.
Oggi il convento è ampio e composto da diversi edifici: la Chiesa della Madonna Addolorata e di San Filippo Benizi, il Coro, la Cappella dell'Apparizione e del Santissimo Sacramento, la Sagrestia, la Cappella dei Setti Fondatori, l'Atrio, il Refettorio e la Terrazza con la cisterna medicea (da dove si gode un bel panorama sul Mugello). A queste vanno aggiunte le grotte dove gli eremiti hanno vissuto per anni e la ghiacciaia, un edificio ottocentesco unico nel suo genere.
Questo percorso porta proprio alla scoperta di queste grotte e del convento. Le grotte non sono visitabili ma si possono ammirare dall'esterno dai cancelli.

Prioria di San Lorenzo - All'interno della contrapposizione tra la Repubblica fiorentina con schieramento papale e la famiglia Alberti di Prato, alleata dell'imperatore il castello di Montelupo rappresentò per i primi un baluardo importante considerata la volontà dei fiorentini di espandersi verso occidente. Dall'altura del castello si dominava la valle del fiume Arno, nonché la confluenza in esso del fiume Pesa, ma soprattutto si controllavano i movimenti nemici della Rocca di Capraia in mano alla famiglia rivale posta appena sulla riva di fronte che segnava il confine con i territori di Pistoia. Con tali presupposti nel 1204 Firenze decise di migliorare la difesa del castello facendo utilizzo, in parte, del sistema fortificato preesistente. Per gli abitanti del castello venne autorizzato da parte del Vescovo di Firenze il trasferimento degli abitanti della parrocchia di Fibbiana, facente parte quest'ultima del piviere di Sant'Andrea. Ciò nell'anno 1206.