Particolari...
Provinicia di Firenze
Leccio di Faltognano - Vinci (FI)
Il leccio di Faltognano è un albero monumentale ultrasecolare situato nei pressi della chiesa di Santa Maria Assunta in località Faltognano, nel comune di Vinci in provincia di Firenze. Si tratta di un esemplare di leccio (Quercus ilex) che ha una circonferenza del tronco di 4,60 m, è alto 11 m e la sua datazione risale a prima del 1750 come da inventario degli alberi monumentali della Toscana (progressivo n°47).. La pianta negli ultimi decenni ha sofferto per attacchi fungini e necessita di periodiche cure; al momento sono stati installati diversi sistemi di sicurezza quali corde, supporti e una righiera intorno al tronco per per evitare la caduta dei rami e limitarne l'accesso. E' il simbolo della comunità di Faltognano e si trova a breve distanza dalla casa natale di Leonardo Da Vinci e dal centro della città di Vinci.
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Lago di Bilancino - Mugello (FI)
Una grande distesa d'acqua, 5 chilometri quadrati di estensione e una capacità di 69 milioni di metri cubi, che garantiscono l'approvvigionamento idropotabile per oltre un milione di persone. Per raccontare la storia del lago di Bilancino, il maggiore invaso artificiale della Toscana, dobbiamo tornare indietro di oltre 60 anni, quando fu individuata la collocazione della diga, pensata per mettere al riparo la piana di Firenze, Prato e Pistoia dal rischio di siccità.
Questa infrastruttura strategica infatti è il frutto di un lungo lavoro e dell'impegno di uomini, amministratori locali e tecnici che hanno precorso i tempi. Oggi Bilancino non è solo un'imponente "cassaforte d'acqua" creata dallo sbarramento del fiume Sieve: aiuta a prevenire il rischio di alluvioni, ospita una centrale idroelettrica, oltre a rappresentare una meta turistica e naturalistica tra spiagge sassose, pesca, attività sportive e un'oasi del WWF.
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Provinicia di Pisa
Le Fumarole della Valle del Diavolo - Lardarello (PI)
Un panorama che ricorda la superficie lunare, dove colonne di vapori bianchi si alzano verso il cielo, creando un'atmosfera senza uguali. Un luogo talmente spettrale e suggestivo che, si racconta, abbia ispirato Dante Alighieri nella sua rappresentazione dell'Inferno. La Valle del diavolo comprende diverse frazioni della regione Toscana, e deve il suo nome alla presenza di numerosi soffioni boraciferi, emissioni violente di vapore acqueo ad alta pressione e temperatura che fuoriescono da spaccature presenti nel suolo. Per poi dare vita ad uno spettacolo di tetra bellezza.
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Provinicia di Lucca
Acquedotto del Nottolini (LU)
A due passi dalla città questo incantevole luogo ricco di vestigia del passato e dal notevole valore ambientale. L'acqua scorre su un lastricato in pietra nel rio San Quirico, immerso nel verde dei boschi circostanti.
L'architetto Lorenzo Nottolini, incaricato nel 1823 dall'allora duchessa Maria Luisa di Borbone, lo volle così per preservare l'acqua raccolta nella galleria sottostante e condurla pulita alla Serra Vespaiata. Qui veniva filtrata attraverso vari strati di materiale inerte, prima di essere condotta al tempietto di Guamo per essere poi immessa nel doppio canale posto sopra gli archi che scendono fino al tempietto di San Concordio
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Ponte del Diavolo (LU)
Il Ponte della Maddalena, conosciuto come Ponte del Diavolo, è una delle costruzioni più originali di tutta la Toscana e si trova a Borgo a Mozzano, nella Valle del Serchio.
Il suo profilo singolare, con la grande arcata a tutto sesto affiancata agli altri tre archi minori, ha ispirato numerosi artisti e fatto fiorire leggende sulla sua costruzione.
Il suo aspetto slanciato, che tuttora colpisce chi lo ammira, doveva essere ancora più suggestivo in passato, quando non era stata ancora costruita la diga che, dal secondo dopoguerra, ha innalzato il livello dell'acqua nei pressi del ponte.
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Fabbriche di Careggine - Lago di Vagli (LU)
La piccola Atlantide toscana fu sommersa nel 1947 in seguito alla costruzione di una diga alta 92 metri sul fiume Edron: quando venne consegnato alle acque del Vagli, il borgo di Fabbriche di Careggine contava 31 case e 146 abitanti. L'ultima volta che i muri in pietra del borgo hanno visto la luce era il 1994. .
Lo svaso, inizialmente previsto per i primi mesi del 2023, è stato rinviato alla primavera del 2024: secondo quanto si legge nella determina della Regione Toscana pubblicata in Gazzetta il 7 giugno 2023, le motivazioni del rinvio sono legate al protrarsi dell'emergenza idrica e dal perdurare della scarsa piovosità nel territorio.
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Percorso Trekk di Candalla e Osteria - Camaiore (LU)
Precorso Trekk nel bosco con cascate e vecchi mulini e poi... Candalla percorso Komoot
L'Osteria Candalla nasce tra le mura di un'antico mulino, lungo le sponde del Rio Lombricese.
Lo spazio interno, intimo ed informale, anticipa lo scenario caratterizzante dell'osteria, una serie di terrazzamenti lungo le sponde del fiume che vi ospiteranno nelle calde giornate estive, iniziando la serata gustando un aperitivo nella spiaggetta al di là del rio sotto l'ombra di grandi banani.
Il menù propone una cucina semplice e genuina a base di carne che unisce tradizione toscana e innovazione, con particolare attenzione ai prodotti del territorio secondo la loro stagionalità. La cantina propone numerose etichette dai bio-dinamici ai classici con particolare attenzione al territorio toscano.
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Monte Forato - Alpi Apuane (LU)
In passato chiamato anche Penna o Pania Forata si trova interamente nel comune di Stazzema.
È una vetta rocciosa con due punte (1223 e 1209 metri) caratterizzata da un grande arco naturale aperto tra le due cime che gli dà il nome e che, da sempre, ha attirato scienziati, escursionisti e curiosi. Inoltre ha stimolato la fantasia popolare nella creazione di storie e di leggende sull'origine del foro stesso.
Una grande croce è situata sulla vetta minore e da essa si gode una vista superba specialmente sul gruppo delle Panie.
La montagna è facilmente raggiungibile con diversi sentieri e, se non si soffre di vertigini, è possibile percorrere anche l'arco sommitale.
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Provinicia di Siena
Abbazia di San Galgano - Chiusdino (SI)
L'abbazia cistercense di San Galgano è uno dei colpi d'occhio più belli della Toscana. Questa maestosa chiesa duecentesca, mancante del tetto, è una vera icona della regione, ed è situata in una magnifica cornice naturale fatta di tutti gli stereotipi per cui la Toscana è famosa nel mondo: dolci colline, vigneti e file di cipressi. In questo panorama bucolico parte del comune di Chiusdino, in provincia di Siena, si erge una sagoma, quella dell'abbazia di San Galgano appunto, davvero inconsueta. Della vecchia chiesa sono rimaste solo le mura e l'abside, un profilo tanto spettrale quanto affascinante, ed è proprio per questo che, nonostante la sua posizione piuttosto isolata, attrae migliaia di turisti ogni anno. Si paga l'ingresso, purtroppo.
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Viale dell'Agriturismo Baccoleno Crete Senesi (SI)
In poco tempo si sono susseguite pubblicazioni sulle riviste di viaggio più importanti, da Meridiani al National Geographic.
Oggi, ogni giorno, sulla cima della collina, all'ingresso del viale, chiuso da un cancello in ferro, passano centinaia di turisti e viaggiatori per poter ammirare proprio questa icona adagiata in un territorio unico, lavorato per secoli da agricoltori e contadini e oggi proprio da Tonino, che ci accoglie insieme a sua moglie, Francesca.
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Fonte delle Fate - Poggibonsi (SI)
L'opera venne donata dall'artista alla città di Poggibonsi e nel settembre del 2000 venne collocata all'interno della fonte. L'opera è composta da 25 sculture in bronzo, in origine colorate, poste nell'acqua come ricordo del liquido amniotico e per ricordare come ogni forma di vita tragga la sua origine dall'acqua.
L'opera rappresenta coccodrilli e uomini in posizione fetale a testimonianza sia dell'esistenza umana sia di uno stato vitale ancestrale. Le figure sono collocate su lastre e sembrano immerse in un sonno che richiama la profondità dell'inconscio e l'immagine stessa dei sogni.
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Semifonte - Cappella di San Michele Arcangelo - Barberino Vald'Elsa (SI)
Questo piccolo borgo medievale non esiste più, ma ospita un monumento incredibile. Semifonte era una città fortificata, ricordata alla storia per essere stata fiera avversaria di Firenze nel XII secolo. Questo borgo medievale ha vissuto in breve tempo gli sfarzi della sua potenza, dopo la nascita, per poi conoscere il definitivo oblio. Nel comunque di Barberino Val d'Elsa oggi possiamo ammirare quel che resta di Semifonte, il sito archeologico medievale ricorda i fasti di un tempo. Il nome della cittadina deriva proprio dalla sua posizione, in latino Summus Fons indica infatti una sorgente sull'altura, ed è proprio sulla collina che Semifonte nacque. Nel 1181 il conte Alberto degli Alberti, per contrastare Firenze e la sua espansione, decise di costruire una fortezza per controllare e dominare la via Volterrana e quella Francigena. Il castello si trasformò in breve tempo in un potente borgo in grado di contrastare le forze fiorentine
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Selva di Sogno - Casole D'Elsa (SI)
Selva di Sogno è un parco di sculture nato nei boschi di Casole d'Elsa dalla fantasia dello sculture tedesco Deva Manfredo, che da oltre 25 anni ha costruito dentro una grande querceta a 600 metri di altitudine un percorso artistico immerso nella natura.
Il percorso di questo museo all'aria aperta si snoda fra figure antropomorfe, che sembrano emergere dalla terra, templi e città in miniatura di civiltà antiche, grandiosi mandala di pietre colorate, giochi di pietra con le bizzarre forme degli alberi, pietre distese a formare tappeti come intessuti di colore.
Il bosco invita a fermarsi, a percepire se stessi e la natura seguendo un percorso di meditazioni guidate, ma invita anche al gioco con un laboratorio di pietre per grandi e piccini dove ciascuno può sperimentare la sua creatività.
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Provinicia di Livorno
Acquedotto di Colognole - Collesalvetti (LI)
Archi, arcate, gallerie, canalizzazioni, scalinate, vasche di depurazione, i resti integri dell'acquedotto sembrano parte della vegetazione e del bosco ormai da tempo. La sensazione che ci ha dato camminare tra il verde acceso delle foglie, passeggiando sopra i resti in arenaria, illuminati dalla luce del sole che filtra tra le alte chiome degli alberi è magica: sembra che queste mura siano qui da molto tempo e che queste scalinate conducano alla scoperta di qualche strana città perduta. La passeggiata è breve e per niente faticosa, ogni tanto ci sono dei punti dove sostare magari per un bel pic-nic..
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Terme di Corallo (LI)
Era uno dei luoghi "in" della città, capace di attirare turisti provenienti da ogni zona d'Italia, affascinati dalla bellezza della struttura e dalle proprietà benefiche delle loro acque. Stiamo parlando delle Terme del Corallo, che, dopo decenni in cui hanno versato in uno stato di quasi totale abbandono, sono state al centro negli ultimi anni di interventi di messi in sicurezza e di restauro per recuperarne, almeno in parte, il loro originario splendore.
Costruito a partire dal 1903 su progetto dell'ingegnere Angiolo Badaloni e inaugurato nel 1904, lo stabilimento termale "Acque della Salute", eretto al termine del rettilineo di quello che un tempo era viale degli Acquedotti e che oggi è noto come viale Carducci, fu a lungo una delle mete preferite dai vacanzieri di tutta Italia, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "Montecatini a mare".
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Terrazza Mascagni (LI)
Si tratta di una grande piazza delimitata verso il mare da una sinuosa balaustra formata da 4.100 eleganti colonnine in conglomerato cementizio. Il pavimento è formato da una scacchiera di 8.700 mq composta da 34.800 piastrelle bianche e nere.
Da un punto di vista architettonico, nonostante il periodo in cui il nucleo originario fu progettato, non risente dei rigorosi dettami stilistici del regime, assumendo piuttosto, per il candore delle superfici e l'infinità delle colonnine, quasi un aspetto di astrazione metafisica.
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Il Mare dei Ricordi - Ardenza (LI)
Grazie ad un'idea di Mario Bartoli, la già splendida scalinata di Antignano, dalla giornata di domenica 31 maggio, ha trovato la sua completezza diventando una bella installazione marina volta ad omaggiare chi, per varie circostanze, non è più con noi.
Trovare parole per chi ha perso i propri cari è impensabile, scriverle è ancora più difficile. Succede tutto in un attimo, un momento, un maledetto giorno dove la tua mente si offusca in eterno e una ferita insanabile dividerà il cuore in mille pezzi senza possibilità di rimarginarsi. Ecco perché è giusto continuare a far vivere la memoria di chi non c'è più
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Vecchio Faro (LI)
Si trova alle pendici del Montenero, poche centinaia di metri dopo la base di partenza della funicolare.
Dalla piazza delle carrozze è sufficiente percorrere la strada che si dirige verso il mare ed Antignano e salire alla seconda traversa sulla sinistra. Percorrendo la salita fino alla fine, dopo qualche tornante, imboccate una strada sterrata a sinistra (allego delle foto perché siano d'aiuto).
Percorrendo tutta la strada sterrata che sarà lunga circa un chilometro, vi troverete al VECCHIO FARO.
La struttura è in ottimo stato e purtroppo però l'accesso è interdetto; peccato perché trovo che sarebbe simpatico poterci salire sopra. La posizione è splendida, in mezzo ad una pineta fresca, molto gradevole, specialmente in questo periodo di caldo torrido.
Non posso che consigliarne la visita; credo che sia pratico lasciare l'automobile a piazza delle carrozze.
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Provinicia di Pistoia
Il Ponte Sospeso delle Ferriere - San Marcello (PT)
Il Ponte sospeso delle Ferriere è una passerella pedonale che collega i due versanti del torrente Lima tra Mammiano Basso e Popiglio nel comune di San Marcello Piteglio.
Fu inaugurato nel 1923 per raggiungere più facilmente le fabbriche SMI di Mammiano Basso. Oggi è una delle attrazioni del territorio, da vivere con il fiato sospeso.
È realizzato con strutture che appoggiano su quattro cavi di acciaio mantenuti in tensione; misura 227 metri di lunghezza, 36 metri di altezza massima sull'alveo del fiume e 80 centimetri di larghezza.
È possibile accedere al ponte dalla frazione Mammiano (località Le Ferriere) o dalla Strada Statale del Brennero, in prossimità della frazione Popiglio, tramite una passerella pedonale in legno.
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Provinicia di Massa
Davide di Michelangelo (MS)
Il David di Michelangelo è tornato 'a casa', è il protagonista di un murale alto dieci metri e lungo dodici che svetta non sulla parete di una metropoli ma in mezzo al bianco scintillante di una cava di preziosissimo marmo. L'autore è lo street artist brasiliano di fama internazionale Eduardo Kobra che da anni gira tutto il mondo riempiendo le pareti delle città con i suoi coloratissimi personaggi perchè possano essere d'ipirazione per chi li guarda.
Nel giugno del 2017 l'artista è arrivato in Italia e si è messo alla prova realizzando un'opera straordinaria dal significato simbolico molto profondo. Ha dipinto il celebre David di Michelangelo Buonarroti reinterprentandolo con i suoi colori arlecchino su una delle pareti più alte della cava Gualtiero Corsi, nella splendida cornice delle Alpi Apuane, tra Massa e Carrara. Il luogo dove si trova il David è raggiungibile a piedi in circa cinquanta minuti percorrendo i sentieri che partono dai comuni di Bedizzano o di Colonnata. Cava Cima di Gioia.
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I Ponti di Vara e Galleria (MS)
Un piccolo, grande, monumento all'ingegneria e alla fatica dell'uomo.
La Ferrovia Marmifera.
Nata verso gli anni 80÷90 del XIX secolo, consentiva il trasporto dei blocchi di marmo dalle cave di estrazione fino al porto di Marina di Carrara, osservando il percorso, soprattutto le gallerie, si nota come queste abbiano una forma a "ogiva" tipica delle gallerie ferroviarie dei secoli scorsi come anche le pendenze e i tratti curvilinei, assai modesti, siano tipici di un percorso ferroviario non a "scartamento ridotto"; dismessa a metà degli anni '60 del secolo scorso, in favore del trasporto su gomma, l'intero percorso è stato "riattato" per il transito con veicoli stradali; molto caratteristici i ponti sul Vara, realizzati secondo gli schemi tipici dei viadotti ferroviari; ricostruiti dopo i bombardamenti della WWII nel 1945 si possono vedere dalla loro sommità parte delle cave di marmo e della valle, appunto, del Vara.

La ferrovia marmifera era una ferrovia industriale a scartamento normale, adibita al trasporto del marmo dalle cave del comune di Carrara alle segherie e al Porto di Carrara
La ferrovia operò dal 1876al 1964, quando fu chiusa a seguito della decisione del Comune di Carrara di trasformare la società da ferroviaria a automobilistica per il trasporto del marmo con camion
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Monte Giogo Base Nato IMXZ (MS)
Strano ma vero, sul Monte Giogo a 1520mt di altitudine sull'Appennino Tosco-Emiliano si trova una base Nato ormai in disuso.
La Ex Base Nato venne costruita nel 1956. Utilizzata durante la Guerra Fredda e rimasta in funzione fino alla fine degli anni '90. Da qui partivano i messaggi militari in codice verso tutte le altre basi Nato del Mediterraneo. Dopo una breve passeggiata, oltre alla struttura completamente abbandonata troverete anche le 4 imponenti antenne.
l Monte Giogo si trova nel comune di Comano, sull'Appennino Tosco-Emiliano a 1520mt sul livello del mare. Proprio nella cima del Monte Giogo si trova la Ex Base Nato.
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Provinicia di Grosseto
Il Giardino dei Tarocchi - Capalbio (GR)
Il Giardino dei Tarocchi è un parco artistico situato in località Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, frazione comunale di Capalbio (GR) in Toscana, Italia, ideato dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi.
Il Giardino dei Tarocchi è stato chiuso il 15 ottobre 2023 e riaprirà al pubblico il 28 marzo 2024. La vendita dei biglietti online sarà disponibile da metà febbraio. ✭✭Il Giardino dei Tarocchi non apre più il primo fine settimana di ogni mese, da novembre a marzo. Il periodo invernale è ora interamente dedicato alla manutenzione delle opere e del parco
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