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Provincia di Livorno

Acquedotto di Colognole Collesalvetti - Archi, arcate, gallerie, canalizzazioni, scalinate, vasche di depurazione, i resti integri dell'acquedotto sembrano parte della vegetazione e del bosco ormai da tempo. La sensazione che ci ha dato camminare tra il verde acceso delle foglie, passeggiando sopra i resti in arenaria, illuminati dalla luce del sole che filtra tra le alte chiome degli alberi è magica: sembra che queste mura siano qui da molto tempo e che queste scalinate conducano alla scoperta di qualche strana città perduta. La passeggiata è breve e per niente faticosa, ogni tanto ci sono dei punti dove sostare magari per un bel pic-nic.

Terme del Corallo - Era uno dei luoghi "in" della città, capace di attirare turisti provenienti da ogni zona d'Italia, affascinati dalla bellezza della struttura e dalle proprietà benefiche delle loro acque. Stiamo parlando delle Terme del Corallo, che, dopo decenni in cui hanno versato in uno stato di quasi totale abbandono, sono state al centro negli ultimi anni di interventi di messi in sicurezza e di restauro per recuperarne, almeno in parte, il loro originario splendore.
Costruito a partire dal 1903 su progetto dell'ingegnere Angiolo Badaloni e inaugurato nel 1904, lo stabilimento termale "Acque della Salute", eretto al termine del rettilineo di quello che un tempo era viale degli Acquedotti e che oggi è noto come viale Carducci, fu a lungo una delle mete preferite dai vacanzieri di tutta Italia, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "Montecatini a mare".

Terrazza Mascagni - Si tratta di una grande piazza delimitata verso il mare da una sinuosa balaustra formata da 4.100 eleganti colonnine in conglomerato cementizio. Il pavimento è formato da una scacchiera di 8.700 mq composta da 34.800 piastrelle bianche e nere.
Da un punto di vista architettonico, nonostante il periodo in cui il nucleo originario fu progettato, non risente dei rigorosi dettami stilistici del regime, assumendo piuttosto, per il candore delle superfici e l'infinità delle colonnine, quasi un aspetto di astrazione metafisica.

Il Mare dei Ricordi Antignano - Grazie ad un'idea di Mario Bartoli, la già splendida scalinata di Antignano, dalla giornata di domenica 31 maggio, ha trovato la sua completezza diventando una bella installazione marina volta ad omaggiare chi, per varie circostanze, non è più con noi.
Trovare parole per chi ha perso i propri cari è impensabile, scriverle è ancora più difficile. Succede tutto in un attimo, un momento, un maledetto giorno dove la tua mente si offusca in eterno e una ferita insanabile dividerà il cuore in mille pezzi senza possibilità di rimarginarsi. Ecco perché è giusto continuare a far vivere la memoria di chi non c'è più.
Vecchio Faro - Si trova alle pendici del Montenero, poche centinaia di metri dopo la base di partenza della funicolare.
Dalla piazza delle carrozze è sufficiente percorrere la strada che si dirige verso il mare ed Antignano e salire alla seconda traversa sulla sinistra. Percorrendo la salita fino alla fine, dopo qualche tornante, imboccate una strada sterrata a sinistra (allego delle foto perché siano d'aiuto).
Percorrendo tutta la strada sterrata che sarà lunga circa un chilometro, vi troverete al VECCHIO FARO.
La struttura è in ottimo stato e purtroppo però l'accesso è interdetto; peccato perché trovo che sarebbe simpatico poterci salire sopra. La posizione è splendida, in mezzo ad una pineta fresca, molto gradevole, specialmente in questo periodo di caldo torrido.
Non posso che consigliarne la visita; credo che sia pratico lasciare l'automobile a piazza delle carrozze.