
- Rocche Castelli Fortezze -
Provincia di Prato
Castello dell'Imperatore (PO)
L'edificio, sorto dove sorgeva l'originario castello degli Alberti, divenne il quartier generale del vicario dell'Imperatore ed ospitò il figlio di Federico II° Re Enzo ed figliastro Federico di Antiochia che proprio da Prato mosse, nel 1248, alla conquista di Firenze

Rocca di Carmignano (PO)
La Rocca, o Castello, di Carmignano è stata oggetto, fin dal suo primo impianto, di contesa e di numerosi scontri in virtù della sua posizione privilegiata per il controllo del territorio circostante – a confine tra le città di Firenze, Pistoia e Prato – e dei traffici diretti verso l'Italia settentrionale.
La più antica testimonianza circa la presenza di una corte a Carmignano è contenuta in un documento del 998 in cui Ottone III di Sassonia donò questa terra alla chiesa di Pistoia. Fu a questo punto che si rese necessaria la costruzione di una struttura fortificata, cui fece seguito, nel XII secolo, l'incastellamento dell'area circostante. Dopo che i fiorentini erano riusciti a sottrarre la Rocca ad Ildebrando, vescovo di Pistoia, questa cadde nuovamente nelle mani dei pistoiesi nel 1125. Tra il 1228 e il 1237 l'esercito fiorentino riuscì ad assediare il Castello distruggendolo e abbattendo la torre. Pochi anni dopo (1242) Pistoia riconquistò Carmignano che, sempre nel XIII secolo, sarebbe diventato comune rurale.
Rocca di Cerbaia - Cantagallo (PO)
La Rocca di Cerbaia si può raggiungere a piedi attraverso un sentiero nel bosco, il nr.48 del CAI-Prato, che troviamo qualche centinaio di metri sulla sinistra oltrepasssato il vecchio Ponte di Cerbaia sul Bisenzio, appena fuori dal paese di Carmignanello raggiungibile da Prato seguendo la SS.325 direzione Vaiano/Vernio. La sua origine, almeno nell'aspetto con il quale la vediamo oggi, pare risalire agli inizi del 1100, quando gli Alberti eressero sul luogo un fortilizio a controllo dell'antica strada detta "di Lombardia", collegamento fra la Toscana e le regioni transappenniniche. Nonostante le sue funzioni militari, la rocca fu utilizzata dagli Alberti per un lungo periodo anche come dimora, fatto confermato dalle rifiniture di ottima qualità ancora visibili all'interno del mastio.
Castello Torre di Artimino - Pieve San Leonardo - Villa i 100 Camini La Ferdinanda (PO)
Artimino è una frazione situata nel comune di Carmignano. È un borgo medievale murato posto in cima a un colle del Montalbano, conosciuto per le numerose testimonianze archeologiche, storiche e artistiche che accoglie, ma soprattutto per la presenza di una delle più importanti Ville medicee che punteggiano la Toscana. Visitare la Piave di San Leonardo

Provincia di Pistoia
Fortezza di Santa Barbara Pistoia (PT)
Attualmente è possibile visitare la fortezza. Le visite guidate vengono effettuate a cura di personale esperto e laureato solo su appuntamento dal martedì alla domenica alle 10:30, e comprendono la visita ai sotterranei ed alla torre mastio che sono in apertura straordinaria (possibilità unica di vederli da quando la fortezza non è più militare!).
Uscita di Pistoia dell'autostrada A11 (Firenze Mare); dirigersi verso il centro della città. La fortezza è situata ai margini del giardino di Piazza della Resistenza (Piazza d'Armi)
Rocca di Montemurlo - Montemurlo (PT)
La Rocca di Montemurlo si erge maestosa su una posizione dominante nella pianura tra Firenze, Prato e Pistoia, circondata da un incantevole giardino alberato e un bosco di lecci. Fino al 1537, un'imponente cinta muraria con quattro porte racchiudeva il piccolo borgo, che comprendeva una pieve, la sede comunale e le abitazioni. Oggi, si possono ancora ammirare il castello, conosciuto come "Rocca", la sede comunale, la Pieve di San Giovanni Battista decollato, i resti delle antiche mura e tre porte, di cui solo una è originale. La struttura conserva l'aspetto di una fortezza, con la sua antica torre merlata, mentre il lato sud dell'edificio presenta una forma insolita ed è realizzato in pietra. Il ponte levatoio originale è stato sostituito da una doppia scalinata, disegnata da Giorgio Vasari il giovane e successivamente modificata durante il XIX secolo, quando la proprietà passò alla famiglia Gherardi di Pistoia.
Larciano Castello (PT)
Il Borgo di Larciano Castello, la rocca sommitale con la sua svettante torre, il perimetro murario che avvolge l'antico abitato, lungo il quale si aprono le tre porte di San Marco (nord), di Bagno (nord-est) e Meridionale (sud), costituisce nel suo insieme un esempio di eccezionale rilievo di borgo fortificato di origine medievale, non solo nel quadro delle fortificazioni del Montalbano, ma anche, più in generale, nel panorama toscano. La continuità che ancor oggi si conserva tra la rocca e il perimetro delle mura che cinge l'abitato rappresenta una testimonianza preziosa della struttura dei centri fortificati nella Toscana del basso Medioevo, di orte suggestione nella successione ascendente dell'abitato, della rocca e della torre.
Torri di Popiglio (PT)
Le 'Torri di Popiglio' hanno entrambe forma quadrata e sorgono a quote diverse del versante a breve distanza l'una dall'altra: la più elevata al vertice l'altra una ventina di metri più in basso. La prima torre, parzialmente diruta, si eleva oggi per circa il cinquanta percento della sua altezza originaria e si notano ancora i resti della cinta muraria di forma elittica che un tempo la circondava. Molto probabilmente all'interno sorgevano altri edifici, come si può evincere da i resti di una costruzione addossata la lato nord est, ed era sicuramente sede del centro di comando del sistema difensivo. Presente in Borghetti
passato il paese di Popiglio proseguiamo fino a trovare sulla sinistra il suddetto bivio (non ben segnalato da questa direzione)
Metti l'applicazione Koomot, link del percorso.
Provincia di Arezzo
Rocca o Castello di Pierle - Cortona (AR)
Il castello esisteva già nel X secolo ed era proprietà dei marchesi del Monte Santa Maria Tiberina. Il primo documento che si conosca riferentesi ad esso risale al secolo X ed è il testamento di un Marchese del Colle e Monte Santa Maria.
L'ultima notizia è invece del 1325, e ne attesta la cessione ai Degli Oddi di Perugia ad opera dell'invasore Visconti. Il castello fu fatto riedificare nel 1371 dai Casali, Signori di Cortona ed, in seguito, padroni di Perle, su progetto di Raniero Casali, cavaliere di Rodi, come attesta un iscrizione già esistente nella Rocca di Pierle e riportata da Paolo Uccello in Storia di Cortona del 1835.
Castello di Romena - Pratovecchio Stia (AR)
Sorge in cima ad un poggio a 621 metri di altitudine, in posizione dominate sul Casentino e sul paese di Pratovecchio. Il toponimo Romena o Ormena è un vocabolo di origine etrusca. Nella zona del castello sono stati ritrovati, durante varie campagne di scavo, frammenti di vasi e vari utensili per uso domestico.
Il castello si presenta nella veste conferitole grazie ai restauri promossi dal conte Ottaviano Goretti de'Flamini. Sono ancora in piedi il cassero, tre torri e parte delle tre cerchie murarie.
L'ingresso al castello avviene a nord dalle cosiddette porta Gioiosa e porta Bacia.
Visita anche Castello di Porciano "sotto"
Castello di Porciano - Stia (AR)
Il castello di Porciano è una fortificazione situata nel comune di Pratovecchio Stia. La prima menzione del sito, possesso dei conti Guidi (una delle famiglie più importanti del Medioevo toscano e italiano), risale agli inizi dell'XI secolo, quando un documento del 1017 lo cita come "locus Porciano". Solo nel 1115 il centro viene citato come "castrum" in associazione al suo borgo e, nel 1164, in associazione a molti altri siti casentinesi, è nuovamente confermato ai conti Guidi in un documento dell'imperatore svevo Federico I Barbarossa.
Negli anni '60 del XX secolo, infine, il castello venne recuperato e restaurato grazie all'opera della contessa Flaminia Goretti de' Flamini e di suo marito George Anderson Specht. La loro unica figlia, Martha Specht, è ancora oggi proprietaria del castello.
Castello di Gorgonza - Monte San Savino (AR)
Il borgo sorge su un'altura, su cui domina il torrione merlato a pianta rettangolare. Oltre al cassero, dell'antico sistema fortificato restano tracce delle mura e una porta duecentesca; dalla porta si accede alla piazza principale, nei pressi della quale, oltre il pozzo, sorge la chiesa dei Santi Tiburzio e Susanna (XIII secolo, restaurata nel 1928 da Giuseppe Castellucci)
Nel 1546 il castello passò alla famiglia Lotteringhi della Stufa; nel corso del XVIII secolo divenne proprietà dei marchesi Corsi, divenendo una tenuta agricola. Nella prima metà del XIX secolo il borgo ospitava oltre 500 persone.
Nella seconda metà del Novecento, dopo lo spopolamento del borgo, il castello fu restaurato per volontà del conte Roberto Guicciardini Corsi Salviati e adattato a fini turistici.
Provincia di Pisa
Rocca di San Minato (PI)
La Rocca di Federico II è una torre costruita nel XIII secolo a San Miniato (PI). Venne distrutta durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita filologicamente nel 1958. Divenuta simbolo della città, la nuova torre è a pianta leggermente trapezoidale, alta 37 metri e dominante il tratto di Valdarno da una collina di 192 m.s.l.
La posizione strategica della torre consentì, in epoca medievale, di porre un controllo sul transito tra Firenze e Pisa e lungo la via Francigena. Le caratteristiche della struttura indicano la probabile partecipazione alla costruzione di maestranze normanne.
Vicopisano (PI)
Da sempre postazione privilegiata, sia militarmente che commercialmente, per la vicinanza a due fiumi di primaria importanza usati come vie di comunicazione quali il Serchio e l'Arno, Vicopisano, in origine Vico Auserissola, è sempre stato al centro di dispute fra le potenze della zona.
Castel Tonini Buti (PI)
Il castello ha subito un restauro nei primi del Novecento quando sulla sua mole massiccia si sono stagliate bifore gotiche. Il borgo antico mantiene ancora numerose strade ed edifici che riportano all'antica atmosfera medievale. La struttura di origine medievale ha svolto un importante ruolo strategico tra il XII e il XV secolo durante le vicende belliche tra Lucca e Pisa e poi Firenze. A quell'epoca, insieme a Bientina e Vicopisano, Buti si trovava al centro di un sistema fortificato di otto castelli sulla frontiera tra Pisa e Firenze: Castel di Nocco, Castel Sant'Agata, Panicale, Castellarso (San Cassiano), San Lorenzo in Cintoia, San Giorgio, Farneta (Farneti)
Rocca di Ripafratta San Giuliano Terme (PI)
Secondo la leggenda, confermata dagli eventi storici, il borgo di Ripafratta deve il suo nome ad una spaccatura e conseguente frana avvenuta alle pendici del monte Pisano che avrebbe causato la deviazione del corso del fiume Serchio il quale prima dell'evento si gettava in Arno all'altezza di Bientina.
Grazie alla sua posizione strategica, a dominio del corso del fiume Serchio nel punto più stretto della sua valle lungo il passaggio obbligato fra Pisa e Lucca, Ripafratta risulta essere stata fortificata e sotto il dominio pisano fin da prima dell'anno mille. Il primo scontro documentato fra l'esercito pisano e quello lucchese sotto le mura del castello è datato 1004.
Torretta degli Upezzinghi Caprona (PI)
L'estrazione di pietra dalle cave capronesi ha progressivamente trasformato il paesaggio della cittadina.
Quando lo sperone roccioso era ancora sostanzialmente integro era possibile scorgere intorno alla torretta i resti del forte medievale.
Il suddetto castello era collocato ai piedi dello sperone roccioso su cui sorgeva la torre di avvistamento, che permetteva la comunicazione con le strutture fortificate circostanti, cioè la Rocca della Verruca e le torri di Uliveto, per il controllo della stretta zona di terra posta fra il fiume Arno e la propaggine meridionale del Monte Pisano.
Rocca di Pietracassia Lajatico (PI)
Pietracassia ('Pietra cassa' significa pietra spaccata) sebbene alcuni storici collagano il suo nome da quello del triumviro romano Cassio. La sua posizione era già al tempo degli Etruschi ideale per controllare la via usata per la commercializzazione del rame estratto nelle vicine miniere di Montecatini.
Provincia di Livorno
Rocca di San Silvestro - Campiglia Marittima (LI)
Il complesso si trova all'interno del parco archeominerario di San Silvestro, nel comune di Campiglia Marittima nell'Alta Maremma, in provincia di Livorno, precisamente sul crinale del Monte Rombolo, a una quota di 331 metri s.l.d.m.; l'ingresso al parco è collocato sulla strada provinciale che collega Campiglia Marittima a San Vincenzo.
Dalla sommità si riesce a vedere, attraverso le Valli dei Lanzi e del Temperino, sia la Torre di San Vincenzo che la Rocca di Campiglia, dato che, le tre torri fanno parte di una rete di collegamenti presente in tutta la Val di Cornia, situate in postazioni strategiche per poter avvistare e difendere il territorio da attacchi esterni e comunicare per tempo alle altre fortificazioni difensive.
Provincia di Lucca
Castello di Castiglione di Garfagnana (LU)
La storia di Castiglione di Garfagnana è da sempre legata al suo accampamento militare. La fondazione del paese risale infatti all'epoca dei romani che qui installarono un primitivo Castrum, poi cresciuto in epoca longobarda e franca.
Nel 1806, con le conquiste napoleoniche, Castiglione fu assegnata al Principato di Lucca, è per questo motivo che lo stemma del paese porta il leone sul fondo rosso e bianco della Repubblica di Lucca. Castiglione fu la più importante fortezza a difesa del confine con il ducato di Modena.
Rocca di Lucchio e Borgo (LU)
La Rocca di Lucchio è posta sulla cima di uno sperone di roccia a strapiombo sul fondovalle del torrente Lima e della strada che si snoda lungo questo.
Ai piedi della fortificazione si sviluppa il paese, secondo un andamento allungato che segue la ripidissima pendenza del terreno tanto che le cui case sembrano sovrapposte una all'altra.
Il contesto ambientale è di eccezionale valore paesaggistico, è possibile vedere il monte Balzonero con le vicine cime appenniche e sul fondovalle.
La posizione della rocca appare dettata da motivazioni strategiche, un luogo imprendibile da cui è possibile controllare il fiume e la strada sottostante. Presente nei Borghetti
Le Verrucole San Romano in Garfagnana (LU)
Da un millennio la caratteristica Fortezza di Verrucole a San Romano in Garfagnana controlla, fino al più lontano degli orizzonti, il suggestivo territorio dell'Alta Garfagnana. Ubicata in un pregevolissimo contesto naturalistico questa imponente fortificazione ospita al suo interno un Archeopark nel quale vengono allestite rappresentazioni di scene di vita sociale e militare del periodo del Medio Evo.
Il termine di Verrucole, che deriva sicuramente da verruca, fa capire facilmente la posizione, arroccata e pietrosa, su cui costruire una fortificazione. Secondo Catone e Aulo Gellio "veruca" significa l'alta e aspra cima del monte.[3] Sul monte basalitico su cui si erge il fortilizio sono stati rinvenuti reperti dell'Età del bronzo, così come di un villaggio medievale.
Provincia di Massa
Castello di Malaspina Fosdinovo (MS)
Il possente castello/fortezza Malaspina domina il centro abitato di della città di Massa dall'alto di uno dei rilievi collinari rocciosi che chiudono la valle del torrente Frigido. Il toponimo 'Massa' è da sempre uno dei più usati per identificare insediamenti Toscani, essendo il suo significato originario quello di 'estesa proprietà fondiaria', quindi la città che noi oggi conosciamo semplicemente con questo nome in passato ha avuto diversi appellativi al fine di distinguersi da latre omonime località. Inizialmente fu nota come 'Massa Lunense' essendo proprietà del vescovo della vicina e più potente Luni, poi 'Massa del Marchese' dal titolo dei suoi signori Marchesi Malaspina, ancora 'Massa Cyba' dal nome dei successori dei Malaspina, i principi Cybo e infine 'Massa Ducale' dopo la sua annessione al ducato di Modena.
Castello di Ponzanello (MS)
Ponzanello fu, con grande probabilità, l'archivio, la biblioteca e la cassaforte dei Vescovi-Conti di Luni, potere temporale e religioso che ha contraddistinto il medioevo lunense, in seguito proprietà dei Malaspina di Fosdinovo. Ponzanello dista da Fosdinovo circa 6 chilometri. Usciti dal capoluogo si prosegue sulla SP446 verso Aulla fino a bivio con la SP9. Si svolta a sinistra e dopo poche curve ci apparirà il paese di Ponzanello sovrastato dall'imponente 'castrum'. Entrati, a piedi, in paese si percorre l'unica strada, si passano tre porte e prima dell'ultima casa si prende a destra, dopo pochi metri inizia uno stradello nel bosco che ci porta al castello.
Ponzanello è un altro esempio negativo dello stato di irresponsabile abbandono in cui versano molte strutture fortificate in Toscana
Castello di Aghinolfi - Montignoso (MS)
Si raggiunge comodamente in auto fino all'ingresso. Ambienti difficilmente accessibili ai diversamente abili. Biglietto. Nel medioevo il castello Aghinolfi ebbe una particolare valenza strategica e fu conteso e ambito con secolari lotte dalle comunità di Lucca e Pisa, dalla signoria dei vescovi di Luni, dai Malaspina e dai loro consanguinei Marchesi di Massa. Le fonti scritte testimoniano l'esistenza della rocca nei secoli dell'altomedioevo: una pergamena datata 753, autentica nei contenuti sebbene rielaborazione tarda del documento originale, cita un oliveto situato nei pressi del "castellum Aginulfi".
L'antichità del documento (l'atto più antico riferito al castello, ritenuto autentico, risale al 764) ed il toponimo, di chiara origine longobarda, spinsero Alfredo d'Andrade, grande esperto di architettura medievale del secolo XIX
Fortezza della Brunella - Aulla (MS)
La Fortezza della Brunella di Aulla è una fortificazione militare costruita in epoca rinascimentale, uno dei numerosi castelli a difesa della Lunigiana. Situata in posizione dominante, su un alto e scuro sperone roccioso, controllava tutte le principali arterie stradali e i valichi appenninici.
Le sue origini sono ancora avvolte nel mistero: tra i suoi committenti figurano nomi di personaggi illustri dell'epoca, quali il genovese Adamo Centurione e Giovanni dalle Bande Nere, condottiero della famiglia Medic
Provincia di Siena
Castello Strozzavolpe - Poggibonsi (SI)
Il castello di Strozzavolpe sorge su un'altura ai margini di Poggibonsi. E' facilmente individuabile e raggiungibile seguendo le indicazioni dalla città.
Il castello di Strozzavolpe è la più importante delle fortificazioni minori che circondavano l'abitato di Poggibonsi oltre che l'unica giunta praticamente intatta a noi. Sorge su un colle di fronte al "Poggio Bonizio" dove fu iniziato, e mai portato a termine, il progetto Mediceo della costruzione di una fortezza ("Fortezza dell'Imperatore") e di una nuova città fortificata.
Visitare anche La Fortezza di Poggio Imperiale sotto riportato.
La Fortezza di Poggio Imperiale - Poggibonsi (SI)
La fortezza di Poggio Imperiale fu costruita tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento per volontà di Lorenzo il Magnifico con lo scopo di rafforzare le difese territoriali del dominio fiorentino. L'incarico fu affidato a Giuliano da Sangallo, per poi passare al fratello Antonio, detto il Vecchio: il progetto non fu mai portato a compimento. La pianta della fortezza segue la morfologia del rilievo, adattandosi ad esso per sfruttarne le naturali potenzialità difensive. E' formata dalle mura perimetrali, che circondano la collina di Poggio Imperiale, e dal Cassero, situato all'estremità del poggio.
Visitare anche Castello Strozzavolpe, sopra riportato e il Convento S.Lucchese in (conventi) e la Rocca di Staggia qui sotto
Rocca o Castello di Staggia - Staggia Poggibonsi (SI)
Il castello ha la forma quadrilatero irregolare e sorge su di un'altura. Il mancato allineamento agli assi viari del borgo rivela l'origine indipendente dei due nuclei. Al centro sorge il mastio quadrato, risalente all'epoca dei Soarzi, circondato da due recinti, secondo una ripartizione rara in Toscana. Sul recito più grande si ergono agli angoli due poderosi torrioni cilindrici, frutto delle aggiunte del XV secolo. Su questo lato si trovava il palazzo feudale del Franzesi, del XIV secolo, del quale restano alcuni portali, finestre lavorate e, all'interno del recinto, un grande caminetto. Sul torrione nord resta uno stemma.
Visitare anche Castello Strozzavolpe, sopra riportato e il Convento S.Lucchese (conventi)
Castello della Magione - Poggibonsi (SI)
Il Castello conserva evidentissimi i segni della sua origine romanica, nonostante alcuni adattamenti intervenuti nel corso dei secoli. Entrando nel cortile interno, sul quale si affacciano le sale dell'antico pellegrinaio ed i locali del convento dei Cavalieri-Monaci, si ha la sensazione di rivivere in un'atmosfera di pieno Medio Evo.
Il Castello della Magione è stato definito "il più completo complesso ospedaliero medievale rimanente in Europa occidentale… la sua sopravvivenza e il suo restauro sono estremamente importanti sia per gli storici che per gli storici dell'arte" (Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Università di Buffalo – Università dello Stato di New York – USA).
Il 24 Aprile 2012 è stato inserito tra le "Mille meraviglie d'Italia".
Visitare anche Castello Strozzavolpe, sopra riportato e il Convento S.Lucchese (conventi)
Fonte delle Fate - Poggibonsi (SI)
Sei archi in pietra compongono questa bellissima fontana del Trecento, probabilmente realizzata da artisti del Nord Italia. Durante la costruzione della Fortezza, la Fonte delle Fate venne sepolta, dal momento che era proibito distruggere qualsiasi sorgente d'acqua, oltre al fatto che, trovandosi sulla via Francigena, la rendeva un'importantissima fonte di approvvigionamento per tutti i pellegrini.
È stata riportata alla luce soltanto nel XIX secolo, e oggi è circondata da un interessante parco pubblico, disseminato di opere d'arte contemporanea
Rocca o Castello di Radicofani (SI)
La possente Rocca di Radicofani svetta da più di mille anni, fu nominata per la prima volta nel 973, dalla cima di una imponente rupe basaltica di 896 metri, dalla quale domina tutto il territorio posto fra il Monte Cetona, la Val d'Orcia e il Monte Amiata. Ai suoi piedi passava un antico passo della via Cassia, poi Francigena o Romea, e fu senza dubbio questo a determinare la sua nascita e la sua storia, da sempre indissolubilmente legata a questa strada. Il valico di Radicofani fu protagonista di un episodio storico unico nel suo genere: verso la seconda metà del XV° secolo i Senesi, preoccupati dal fatto che un largo tratto della strada risultava difficilmente controllabile dalla Rocca, lo sostituirono, dopo averlo reso inagibile, con un nuovo tracciato che passava sotto le fortificazioni.
Rocca Aldobrandesca di Castiglione d'Orcia (SI)
I resti di quella che un tempo era la possente Rocca Aldobrandesca dominano il borgo medievale di Castiglione d'Orcia. La Rocca sorge nel punto più alto del rilievo di 574 metri al quale si addossa il paese le cui mura, in ampi tratti ancora visibili nonostante vi siano sorte addossate numerose abitazioni, un tempo si raccordavano.
Castiglione d'Orcia sembra essere l'insediamento più antico dell'area, sebbene notizie certe della presenza sul luogo di una pieve e poi del castello si abbiano solo nell'alto medioevo. La costruzione della Rocca si deve alla famiglia feudale degli Aldobrandeschi di Santa Fiora
Costruita come prolungamento dello sperone roccioso, e circondata da più cinte murarie che l'hanno resa imbattibile a qualunque tipo di attacco, la Rocca di Tentennano è l'unica fortezza in Val d'Orcia a non essere mai stata espugnata con la forza. Nell'853 già presente in questo luogo un insediamento denominato Tintinnano, termine collegato a Tetena, nome della famiglia etrusca che risiedeva in questa zona. Una prima fortificazione si fa risalire al XI-XII secolo, quando questo territorio era parte dei possedimenti della famiglia dei Tignosi, vassalli dei conti Aldobrandeschi, proprietari anche dei vicini Castelli di Vignoni Alto e Bagno Vignoni.
Castello di Sarteano - Sarteano (SI)
Sulla sommità di una collina situata tra il territorio della Val di Chiana e la splendida Val d'Orcia sorge il Castello di Sarteano attorno al quale si sviluppa ad arco il borgo del paese che conserva ancora un impianto medievale.
Delle quattro cinte murarie antiche - l'ultima delle quali arrivava ad abbracciare l'intero borgo – resta integra quella edificata dalla Repubblica di Siena intorno alla metà del XV sec; essa abbraccia il mastio centrale ed è completata, nel lato di levante, da due torrioni circolari raggiungibili attraverso il camminamento di ronda. L'intervento architettonico ad opera di Siena è siglato dal lunettone sovrastante il ponte levatoio nel quale campeggia la lupa senese e la sovrastante balzana.
Il Castello conserva ancora alcuni elementi costruttivi che ne sottolineano l'importanza dal punto di vista difensivo rendendolo pressoché inespugnabile
Castello di Celsa - Sovicille (SI)
Passeggiare nel parco durante le miti giornate primaverili quando sbocciano i fiori o durante le giornate autunnale quando l'edera che ricopre il Castello di Celsa si è tinta di rosso è un piacere che rimane impreso nel tempo.
Le visite al parco di Celsa possono essere effettuate previa prenotazione per email all'indirizzo info@castellodicelsa.com.
È possibile inoltre prenotare una guida in italiano, inglese o tedesco, specificando la richiesta per iscritto nella prenotazione.
I giorni di visita sono martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, e il sabato mattina dalle 9 alle 13. I giorni di apertura possono subire delle variazioni, specialmente durante i mesi estivi. Per maggiore informazione contattare via mail a info@castellodicelsa.com Telefono: 06 6861138